Nel 2010 Coldiretti ha costituito la propria struttura organizzativa per il settore ittico, denominata Coldiretti Pesca, creando il proprio organo di rappresentanza di categoria e cominciando a raggruppare le diverse imprese dell’acquacoltura già presenti in seno alla Confederazione (di fatto imprese zootecniche) ed alcune imprese della pesca cha avevano visto in Coldiretti un’opportunità per lo sviluppo di azioni più mirate al mercato che alla produzione vera e propria.
Al fine di far entrare a pieno titolo le imprese della pesca e dell’acquacoltura con la loro specificità nella struttura Confederale, Coldiretti ha così modificato lo statuto sociale nazionale, nonché quello di tutti gli organismi regionali e provinciali, inserendo l’adesione di imprese del comparto ittico, della pesca, dell’acquacoltura e della loro filiera.
Ad oggi Coldiretti Pesca rappresenta circa il 10% delle imprese ittiche nazionali, costituite da strutture aggregative e imprese singole.
Gli associati, a seconda delle varie zone, operano nel segmento della c.d. “piccola pesca” artigianale, in quello medio e anche nella c.d. “grande pesca”; in alcune Regioni (es. Lombardia, Umbria, ecc.) vengono interessate anche le acque interne.
La proposta di riforma della Politica Comune della Pesca (PCP) si propone di ridisegnare finalità e modalità di funzionamento della stessa, introducendo un nuovo meccanismo di finanziamento attraverso la costituzione del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA) per il periodo di Programmazione 2021-2027.
Un cambiamento profondo scaturito dalla consapevolezza che l’attuale scenario del settore non è più sostenibile: le risorse sono sovrasfruttate, le flotte hanno capacità eccessiva, le sovvenzioni sono troppo ingenti e, in conseguenza di ciò, le catture da parte dei pescatori europei sono in diminuzione.
Obiettivo della nuova politica sarà quindi riportare gli stock ittici a livelli sostenibili, garantendo ai cittadini dell’Unione un approvvigionamento alimentare stabile, sano e sicuro. Il settore alieutico deve essere rilanciato, limitando, fino ad eliminare, la necessità di ricorrere ai sussidi, creando nuove opportunità di crescita e di occupazione. Un obiettivo per il cui raggiungimento l’Unione crede nella necessità di rafforzare la responsabilità dell’industria ittica per una efficiente e sostenibile gestione delle risorse marine.
Una riforma orientata, quindi, alla sostenibilità, verso cui si sta volgendo anche il nuovo strumento finanziario che la PCP ha costituito, il FEAMPA. Esso contribuirà ai nuovi obiettivi della PCP mettendo a disposizione degli imprenditori ittici risorse utili a ridurre l’impatto delle loro attività sugli ecosistemi marini, aiutandoli a trovare soluzioni innovative ed alternative, capaci di valorizzare le catture e diversificare le attività.
Un fondo che apporta novità importanti e risorse utili per il settore ittico. Nella sua articolazione a 4 pilastri (pesca intelligente ed ecocompatibile, acquacoltura intelligente ed ecocompatibile, sviluppo territoriale sostenibile, politica marittima integrata), il FEAMPA integrerà in un unico fondo la politica della pesca con quella degli affari marittimi, così da rendere significative le risorse, rafforzare la cooperazione e creare efficaci sinergie tra questi ambiti strategici.
Alla luce della profonda riforma della PCP in via di ultimazione, Coldiretti Pesca ha voluto facilitare il processo di conoscenza e comprensione della nuova normativa, prima presso il proprio personale che opera sul territorio e quindi, per il tramite di questo, presso le imprese sue associate, svolgendo quel ruolo di sostenitore degli interessi dei rappresentati e promotore del loro sviluppo che statutariamente le compete.
Obiettivo principale del progetto è favorire l’accesso delle imprese alle misure di sostegno che la nuova Politica Comune metterà a disposizione. In tal modo Coldiretti indirizzerà le imprese verso una maggiore competitività e contribuirà ad un generale sviluppo dell’intero comparto produttivo. È evidente che le attività di Progetto si svolgeranno quando ancora tali misure di sostegno non saranno diventate effettive e, pertanto, le azioni previste saranno costruite in modo tale da fornire alle imprese ittiche il bagaglio teorico-pratico di base per una funzionale ed efficace progettazione dell’intervento di sviluppo che dovrà essere modulato sulla base delle concrete opportunità di finanziamento che si apriranno.
Visita nell’area ATTIVITA’ le azioni messe in campo da Coldiretti Pesca.