Arriva la prima filiera ittica 100% Italiana, dalla barca alla tavola.
Il mestiere di pescatore è un lavoro antico e affascinante che richiede una grande abilità, conoscenza e dedizione. I pescatori sono uomini e donne che affrontano le sfide del mare per fornire un’alimentazione essenziale per milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, spesso i loro diritti sono ignorati o violati, mettendo a rischio la loro sicurezza, la loro salute e il loro benessere.
Proteggere i diritti dei pescatori è essenziale per garantire la loro sicurezza, la loro salute e il loro benessere. Inoltre la protezione dei diritti dei pescatori può contribuire a garantire la sostenibilità della pesca e la gestione responsabile delle risorse marine in quanto primi protettori del mare.
La sostenibilità della pesca è fondamentale per garantire la disponibilità di pesce e altri prodotti ittici per le generazioni future ed i pescatori sono i primi che adottano modalità di pesca sostenibili per non sfruttare le risorse marine a disposizione. Sono i primi a lanciare gli allarmi toccando con mano ogni giorno i cambiamenti dal mare e delle risorse. Sono i primi a voler un habitat più salubre per il pescato che, con fatica e dedizione, portano sulle nostre tavole. Sono i primi a non voler pesce importato, che ormai occupa la stragrande fetta di mercato sui banchi del pesce, pesce non controllato, non etichettato, allevato in condizioni igieniche non consone, non sicuro per la salute, stock sovrasfruttati o derivati da una pesca illegale ecc.
Si segna così un passo storico per il settore ittico italiano: arriva la prima filiera della pesca interamente 100% Made in Italy, firmata dai pescatori italiani e pensata per garantire ai consumatori prodotti ittici nazionali, tracciabili e di qualità, dal momento della cattura o allevamento fino all’arrivo in tavola.
A sancire l’avvio di questa nuova era è la creazione di un marchio distintivo che sarà apposto su prodotti ittici pescati o allevati esclusivamente in acque italiane. L’obiettivo è valorizzare l’origine del prodotto, la trasparenza del percorso produttivo e l’impegno di chi lavora ogni giorno nel rispetto del mare e della sua biodiversità.
Il nuovo marchio si inserisce in una strategia più ampia volta a rafforzare la sovranità alimentare, tutelare il lavoro dei pescatori italiani e combattere la concorrenza sleale di prodotti d’importazione spesso privi di controlli stringenti. È anche una risposta concreta alla crescente domanda dei consumatori di sapere cosa portano in tavola, favorendo scelte più consapevoli e sostenibili.
Un passo avanti verso la trasparenza, evidenzia Daniela Borriello Responsabile Nazionale Coldiretti Pesca, rispetto a una situazione del settore ittico che, a causa di un’indicazione dell’origine obbligatoria ma poco chiara, rende oggi difficile distinguere sui banchi dei supermercati e delle pescherie il pesce nazionale da quello straniero. Senza dimenticare il pesce servito ai ristoranti, dove non c’è alcuna etichetta. Ma l’obbligo del sigillo contribuirà a ridurre soprattutto l’illegalità tutelando il lavoro della Flotta nazionale.
Promosso da Coldiretti Pesca e Filiera Agricola Italiana è stato firmato il protocollo che dà ufficialmente vita al marchio “Firmato dai Pescatori Italiani oggi, mercoledì 21 Maggio 2025, nella suggestiva cornice della Tonnara di Carloforte, sull’Isola Piana in provincia del Sud Sardegna. Un luogo simbolico, dove tradizione, identità e mare si incontrano, scelto per celebrare la nascita di una filiera che intende unire tutto il Paese attorno a un’idea comune di qualità, trasparenza e valorizzazione delle risorse locali. L’iniziativa rappresenta un momento cruciale per il rilancio del settore ittico nazionale e per la creazione di una filiera trasparente, sostenibile e riconoscibile che può contare in Italia su circa 12mila imbarcazioni per un giro d’affari complessivo di poco meno di 750 milioni di euro. Alla firma erano presenti il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, Stefano Albertazzi, direttore Filiera Agricola Italiana, Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna, Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Pesca, Romano Magrini, Capo Area Lavoro di Coldiretti e Luca Saba, Capo Area Economica di Coldiretti.
“Il settore della pesca e dell’acquacoltura vede nella firma di questo protocollo un’opportunità strategica – dichiara Daniela Borriello, responsabile Coldiretti Pesca – Il marchio ‘Firmato dai Pescatori Italiani’ rappresenta un valore aggiunto per le imprese, permettendo una maggiore competitività, ma anche una nuova consapevolezza per i consumatori. Vogliamo far conoscere l’eccellenza degli stock ittici italiani, spesso sottovalutata, ma in realtà di altissima qualità”.